CBG
Il cannabigerolo (abbreviato in CBG) è il primo cannabinoide che si sviluppa nella pianta di cannabis. Il CBG è responsabile dello sviluppo del CBD e del THC inebriante. Tuttavia, nella maggior parte delle varietà di cannabis vi è solo una ridotta concentrazione di CBG (<1%).
Nel caso del CBG si tratta di un fitocannabinoide: tale molecola non può essere prodotta come gli endocannabinoidi dal corpo umano. Come il CBD, anche il cannabigerolo è un cannabinoide non inebriante, per cui non stordisce. Contrariamente al CBD, finora il cannabigerolo non ha giocato alcun ruolo importante, perché non è stato debitamente considerato questo collegamento con la ridotta concentrazione.
Alcuni ricercatori dell’Università di Reading hanno constatato, conducendo due studi sui ratti, che l’effetto del CBG aumenta l’appetito. Altri studi fanno presupporre che il CBG possa ostacolare la crescita di alcuni tipi di tumore. Proprio come per il CBD, in un esperimento del Dipartimento di Farmacia presso l’Università di Napoli è stato indagato l’effetto del CBG sulle patologie intestinali.
In questo caso è stato constatato che il CBG, come anche il CBD, ha proprietà antinfiammatorie. Allo stesso modo l’effetto del CBG sulla trasmissione neuronale GABA nel cervello può inibire i recettori responsabili del dolore. In alcuni casi il CBG potrebbe agire come il noto CBD. Tuttavia, contrariamente al cannabidiolo, la ricerca sul CBG è ancora in una fase embrionale.
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